Ritratto – Giuseppe Pirozzi : “Quando un podista sposa l’Atletica”

Giuseppe Pirozzi “nasce” a Casalnuovo, nel 1995, nella “culla” della Silma, storica “ginecologa” (Sacco, Manna , eccetera) del podismo campano. Fu un parto precoce, perché dopo appena 3 mesi, e con scarpette del tutto inadeguate (da basket), corsa la sua prima maratona, a Roma.
Non conoscevo tutti questi particolari, quando lo conobbi, in un’occasione di una Gara che si svolse a Casalnuovo. L’anno? Forse il 1996. Nel regolamento era presente un insolito premio: un prosciutto a chi fosse giunto per primo ai 1.500 metri del percorso e avesse portato a termine regolarmente la gara. Indovinate chi lo vinse? E pensare che lo avevo previsto. L’esile e scattante figura di Giuseppe si era già avvicinata alla linea di partenza, e si distingueva dagli altri, per un sorriso misto a concentrazione… Notai un fluido nei suoi occhi, che andava ad accarezzare gli amici che aveva accanto e la strada in lontananza.
D’altronde, i suoi risultati in pista, ne attestano la propensione:
3000 m indoor, 8’55”; 1500 m indoor, 4’35”; 800 m indoor, 2’05”.
Purtroppo, io, frequentatore assiduo alle gare, non lo vedevo spesso; li amici di Casalnuovo, che invece lo erano, mi dicevano che lo “Stambecco”, era altrove, stava preparando quella particolare gara… Lo avevano chiamato “stambecco”, perché privilegiava le gare in salita…
Ne ebbi la prova in una gara estiva nel Lazio, ad Atina, su di un percorso con ripide salite. All’improvviso, mi superò con “leggera facilità”, mentre io annaspavo. Effettivamente, lo “stambecco” sulle salite sapeva il fatto suo. Ebbi solo il fiato per rimproverarlo che non si faceva veder molto spesso. Mi sorrise con simpatia…
Intanto, Giuseppe inanellava splendidi risultati nelle restanti classiche gare dei podisti:
Maratona, Firenze, 3h 04’;
21 km, Roma/Ostia, 1h 23’;
10 km, Roccarainola, 34’30”.
Ora, cioè pochi giorni fa, casa vengo a sapere, grazie all’amico Franco Manna? Che si è sposato! E con chi? In questi casi, uno subito pensa alla fortunata. Con Elisabetta La Guardia, che noi ricordiamo come podista e come collaboratrice alle maratone che si svolgevano a Napoli.
E’ certo!, ho pensato: ha sposato l’Atletica!
Ciao, Giuseppe; ciao, Elisabetta: i miei personali e sinceri auguri

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